Convito a casa di Levi

 

Paolo Veronese - Venezia, Gallerie dell'Accademia, 1573

 Musica: Bullet Proof, Morcheeba


Cosa vedi? Attorno a te, intendo. Cosa vedi?

L'altro rifletté più di un attimo prima di rispondere. Si appoggiò alla colonna e si lasciò rapire dal brusio che dalla tavolata saliva verso le volte dell'esistenza di quel pezzo di mondo.

 

“Nui pittori si pigliamo licenza che si pigliano i poeti et i matti”

 

Per fortuna che quel tizio ci offre la cena, perchè con quello che ho perso oggi...

L'uomo che stava parlando era all'estremità del tavolo, attorniato da acoltatori abituali. Era famoso in citttà, era uno dei più scaltri prestatori di denaro della regione.

Sempre a lamentarvi voi! Cosa dovremmo dire noi allora?

Voi! Ah, non fatemi parlare! Voi? Ma voi avete una ricchezza che neppure riesco a sognarmi! Sono giorni che non vi vedo in Borsa: siete riuscito ad evitare questo periodo nero e non ci state rimettendo nulla. Io, invece...

...Voi, invece, controllate le banche, mio caro: se qualcuno è in difficoltà prima viene da voi, quindi, eventualmente, va in banca. Vorrei essere potente come voi...

 

E' bella Ignazio, Dio se è bella!

Aveva gli occhi che brillavano il ragazzo che a parole sognava la solendida figlia dell'avvocato del paese, sedici anni dipinti in un corpo da scaertare e gustare con tutta la fame e la sete dei barboni appollaiati sui marciapiedi davanti al palazzo.

Di che ti preoccupi? È già tua. Sei bello, hai soldi e potere. Devi solo avere un briciolo di pazienza, allungare il braccio e afferrarla.

Non ho pazienza Ignazio! Questa sera stessa la pretendo, voglio che sia mia! Hanno da poco aperto un locale, non lontano da qui. Voglio farla bere, ballare e poi sulla strada del ritorno non avrà scampo. Ignazio questa notte non tentare di dormire perchè io e lei faremo rumore: la farò urlare di piacere così tanto che tutta la città si sveglierà!

 

«In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà.»

I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?» Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?»

Rispose allora Gesù

«E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò»

E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.

«Quello che devi fare fallo al più presto»

 

Non se ne può veramente più! Aspetta che andiamo al potere noialtri e poi lo vedi se non iniziamo a cambiare le cose!

Che intendi dire?

Licenziare, prima cosa! Ormai nel nostro paese è diventato impossibile. Bisogna arrivare al più presto alla libertà di cacciare i dipendenti, anche i parassiti statali, al diavolo la giusta causa...io non posso perdere soldi miei solo perché quattro sindacati del cazzo mi impediscono di fare ciò che voglio nella mia azienda!

Hai ragione: bisogna guardare al futuro...

Eppoi anche i dipendenti si daranno da fare, si rimboccheranno le maniche e saranno più produttivi!

 

Beviamo il mare

scolandolo sino all'ultima goccia,

mentre il Figlio dell'Uomo rantola nel presagio eterno di solitudini!

E se mai lo uccideremo

chi salvezza potrà donarci

se non Bacco e Venere sull'altare?

Dalla mia altezza vedo sotto le vesti degli assassini di tutti gli assassini,

vedo fremiti di piacere avvilupparsi a calici sempre più abbondanti.

Beviamo e balliamo ché l'ora si avvicina!

Beviamo e balliamo ché l'ora si avvicina!

Troppo grande è la testa dell'impiccato per un solo commensale,

troppo il vino nelle vene della vergine per non poterla gustare,

troppo il vuoto per poter essere colmato da un solo amore.

Balliamo, balliamo!

È il nostro corpo che lo chiede, lo urla, lo implora, lo sussurra, lo piange,

lo ordina!

 

 

Ormai ho perso il conto di quante bottiglie di vino ho riportato in cantina vuote e di quante volte ho già salito e disceso queste scale. C'è da lavorare in queste feste, ma poi anche noi poveri servi abbiamo le nostre soddisfazioni. Il padrone di casa è generoso, oltre a tutto il cibo e il vino prepara sempre dei soldi in più per noi, per potercela andare a spassare con i ricchi ospiti nella sale segrete. Nei locali alla moda. Ma io preferisco andare un po' fuori, a qualche chilometro da qui, in un posto che solo pochi di questi ricchi signori conoscono: ci sono certe negre che fanno voglia, te lo fanno diventare duro solo sentendo l'odore mentre ti avvicini...peccato che il padrone di casa non partecipi mai alle feste che organizza. Si limita ad offrire la sua casa, il suo cibo, i suoi denari, il suo vinello e i suoi servi, ma lui non si fa mai vedere. Bah, del resto non si è mai lagnato nessuno della scortesia...

 

Allora, cosa vedi? Attorno a te, intendo. Cosa vedi?

Ci pensò ancora un attimo, poi rispose:

Niente. Non vedo niente, direi.


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