Le fucilazioni del 3 maggio
FRANCISCO GOYA - olio su tela; m. 2,66 X 3,45. Madrid, Museo del Prado Musica: End Game - Kevin Toth & The Misfit Game La mia mano sulla porta, il legno caldo di casa mia. Batte forte il cuore, batte… L’invasore, i miei campi, le lacrime sudate su questa terra, su questo grano che fra pochi mesi sarà oro sotto il sole. Nulla è più mio, nulla nostro, nemmeno questa rabbia, questo tremito che ho dentro, nemmeno i tuoi occhi, amore mio, nemmeno questo tuo sorriso. Tutto ci è tolto, tutto strappato. Non posso piegarmi, non posso rinunciare, capiscimi, se puoi. La mano si stacca piano dal legno dolce dello stipite. Rientro, un’ultima volta ritorno sui miei passi. Tu dormi, e nel sonno sorridi piano. Un bacio, un ultimo bacio. Il morbido sapore delle tue labbra, il tuo respiro tranquillo sul mio volto, il calore delle tue guance. Un’onda di sole mi perfora il petto, una gioia acre e violenta: vorrei strappare questo cuore, ora, e lasciartelo per quel risveglio di dolore che t’atte...