Marina al tramonto
Giovanni Fattori , 1890-1895, olio su tavola, dim. cm 19 x 33, Firenze, Galleria nazionale d'Arte Moderna Musica: Folaghe , Fabrizio De Andrè Come profuma questo mare, come si stende il velo del tramonto su questa immensità di sale nelle narici e tra i capelli. Il vento mi svuota i polmoni dell’aria e dei ricordi, ed è come se una vita intera mi piangesse addosso la sua voglia di tornare. Ma non tornerà. Non tornerà il sorriso beffardo sotto il naso di Luca in quella notte di birra e malvasia. Quelle due lacrime sciocche di pentimento sanno ancora d’alcool e malinconia, le sento sulla lingua e fra le tempie. Non avresti dovuto permetterlo, amico mio. Non avresti dovuto lasciare che i suoi riccioli scuri ti nascondessero così al mio futuro. Ma era mia moglie, in fondo, e non seppi mai più guardarla nella luce chiara dell’amore eterno. Non ho più guardato nemmeno te, chissà se la mia mano ha cambiato per sempre le ombre leggere di barba sul tuo mento. Non tornerai più,...